Dentro le mura domestiche è autunno, con copertina appoggiata sul divano, pantofole ai piedi, tazze di tisana calda, zucca che bolle sui fornelli.
Fuori continua ad essere estate, con il sole caldo che ti scalda il viso se solo esci sul terrazzo, cielo azzurro-che-più-azzurro-non-si-può, odore di mare nell'aria.
Noi siamo in casa. Di nuovo. Un altro weekend chiusi, serrati. Con il sole splendente fuori.
Dopo solo quattro giorni di tregua (e di asilo), al piccolo D. è tornata la febbre, accompagnata da raffreddore e tosse.
Così ce ne stiamo tutti e tre qui, accoccolati, un po' a giocare, un po' a guardare i cartoni animati, un po' a dormicchiare. Molto spesso a mangiare. Ancora più spesso a soffiare il naso al cucciolo che non ne vuole sapere e preferisce essere un moccioso. [n.d.r.: Ecco perché i bambini sono chiamati mocciosi, ora lo so!]
Tutto questo dalle 6.50 di questa mattina, perché chiaramente il cucciolo mica lo sa che da oggi è tornata l'ora solare e si poteva dormire un'ora in più. Quindi, tirando le dovute somme, invece che guadagnarci ci abbiamo perso, noi genitori, con questa storia del cambio dell'ora.
Ma dopotutto in questo weekend casalingo fatto di sonno, termometri, merende, abbracci e coccole ci stiamo godendo l'essere insieme...
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