martedì 7 aprile 2015

UNA PICCOLA COSA DA SAPERE PER EVITARE UNA GRANDE PAURA. LA PRONAZIONE DOLOROSA DEL GOMITO

Fonte:web

Se il cellulare squilla alle 9 del mattino, appena arrivata al lavoro, e sullo schermo appare la faccia di tuo marito, già pensi che c'è qualcosa che non va...

Se poi lui inizia la telefonata dicendoti un vago "Senti...chi va a prendere oggi Danilo al nido?", pensi alla catastrofe.

Se, infine, alle tue incalzanti domande trasudanti ansia, ti balbetta un "Ehm...stamattina è caduto...mi ha chiamato la maestra dell'asilo...lo sta andando a prendere mia mamma...", ti senti svenire e ti devi sedere, pallida, sudata e pensi non ci sia più nulla da fare.

Solo la necessità di sapere dettagliatamente i fatti ti fanno reagire ed esigere maggiori informazioni...precise, questa volta. Immediate. 

Scenetta a parte, tutto ciò è successo la scorsa settimana e per fortuna l'incidente si è risolto con un falso allarme.

Il fatto è stato che il pupetto si è lanciato poco agilmente giù dalla seggiolina mentre il malcapitato papà gli stava cambiando le scarpine per poi lasciarlo al nido. Non ci sarebbe nulla di strano, non fosse che i suoi 11 kg sono caduti tutti sul suo braccino destro. Subito non ha mostrato nessun disagio, ma dopo un mezz'oretta la tata del nido ha notato che faceva tutto usando solamente il braccio sinistro...mentre l'altro se ne stava immobile a penzoloni, talvolta tenuto con l'altra manina, gesto accompagnato da smorfie di dolore.

E' partito l'allarme.

La telefonata al papà, già al lavoro, alla nonna più vicina e a me, che ero a lavorare a 40 km di distanza da casa.

In queste occasioni essere così lontano ti annienta. Ti senti inutile perché impiegherai almeno due ore a trovare un treno e tornare a casa, da lui. E pensi che se fossi con lui potresti alleviare i suoi dolori. E la situazione ti sembra mille volte più grave di quello che è in realtà. 

Nel giro di mezz'ora, il pupo era a casa della nonna, il papà aveva lasciato il lavoro e lo stava recuperando per portarlo al Pronto Soccorso più vicino e io...io aspettavo l'ora del primo treno disponibile attaccata al cellulare e, nel mentre, cercando di lavorare...perché ovviamente quella era giornata di scadenze!

Rigirato come un calzino dal pediatra di turno, il piccolo sembrava avere tutto a posto. Il radiologo ha dato esito negativo alla lastra dei raggi che gli hanno fatto al braccino...e abbiamo tirato un sospiro di sollievo...ma il pediatra non era certo di questa diagnosi e, per sicurezza, ci ha raccomandato di recarci al Pronto Soccorso di zona dell'ospedale pediatrico...

Io sono riuscita a raggiungere il mio piccino a questo punto della vicenda...e lo trovo tranquillamente addormentato in braccio al papà...

Qui forse ci saremmo dovuti fermare un attimo a pensare...e a considerare che ormai il braccino era tornato in funzione e che il piccoletto si era calmato ed era tornato a giocare...

...ma tant'è il dubbio del pediatra ci aveva ormai contagiato e abbiamo preferito fare un controllo in più...in cui per fortuna, dopo 4 ore di attesa (in cui BabyD ha giocato e corso a più non posso per i corridoi dell'ospedale), l'ortopedico ci ha confermato che il braccino era a posto.

Tutti felici siamo tornati a casa...ma cos'era successo allora al nostro piccolo per fargli smettere di muovere il braccio? Solo il colpo e lo spavento?

Il giorno dopo, a mente fredda, chiamo il nostro pediatra (Dio solo sa perchè non lo avessi fatto il giorno prima!), che con tono risoluto e quasi sgridandomi, inveisce contro chi ci ha fatto perdere tutta la giornata per 'una cosa che succede spesso ai bambini e potrà sicuramente ricapitare'...la PRONAZIONE DOLOROSA DEL GOMITO!

Che cos'è?

Io non lo sapevo e così mi sono documentata e voglio condividere con voi ciò che ho trovato in merito...perché sapere una piccola cosa può evitare una grande paura!

La pronazione dolorosa è un trauma molto frequente nei bambini di età inferiore ai 5 anni, causata da un improvviso strattone all'avambraccio nel tentativo di tirare su un bambino afferrandolo per il polso, esattamente ciò che succede quando un bambino viene sollevato per un braccio, magari per evitargli una caduta. A volte una pronazione dolorosa si verifica quando un bambino cade sul suo stesso braccio.




E' una lieve lussazione del gomito, il che significa che si verifica quando l'avambraccio scivola fuori dalla sua posizione nel gomito.
Normalmente un legamento tiene una delle tre ossa del gomito (il capitello del radio) in posizione, ma in alcune situazioni il legamento si può allungare, per esempio con uno strattone improvviso, e quest'osso scivola fuori, sotto il legamento.
Nella maggior parte dei casi i bambini con una pronazione dolorosa si lamentano per il dolore e non usano più il braccio come se fosse paralitico e lo lasciano penzoloni lungo il fianco, senza riuscire a muoverlo, con mano prona (col palmo verso il basso), gomito leggermente flesso, e braccio ruotato verso l'interno.

Se si sospetta una pronazione, è bene applicare un impacco di ghiaccio al gomito, usando cubetti di ghiaccio dentro un sacchetto di plastica avvolto in un canovaccio o dentro una borsa per il ghiaccio, e somministrare del paracetamolo, secondo le modalità e il dosaggio riportato nel foglietto illustrativo, per calmare il dolore.
Lasciare il braccio immobilizzato, senza tentare di raddrizzarlo o di manipolarlo da soli.

Il problema nella maggior parte dei casi è facilmente risolvibile dal pediatra di famiglia, o eventualmente dal pediatra del Pronto Soccorso o dall'ortopedico, mediante una manovra che riporta il capitello del radio al suo posto.

La manovra, condotte ESCLUSIVAMENTE da pediatra o ortopedico, consiste nell'afferrare con la mano destra il polso del bimbo, tenendo ben fermo il gomito con la mano sinistra. Si tira quindi l'avambraccio con la mano destra e al contempo lo si ruota verso l'esterno, mentre col pollice della mano sinistra si esercita una certa pressione sul capitello radiale. A questo punto si flette con decisione, ma delicatamente, l'avambraccio sul braccio fino alla spalla e si mantiene la posizione per un minuto.

I movimenti causati da questa manovra sono mimati nel momento in cui si cambia la maglietta al bimbo. Il mio pediatra sostiene che senza saperlo, nel momento in cui abbiamo svestito e rivestito Danilo per la visita al Pronto Soccorso e comunque quando gli abbiamo cambiato la maglia, gli abbiamo anche rimesso a posto il braccino. In effetti, da dopo il pranzo, prima del quale gli ho cambiato di abito, ha ripreso a muoverlo liberamente.

Non è necessaria la radiografia per fare diagnosi di pronazione dolorosa, anche se talvolta il medico può richiederla per escludere che vi siano fratture ossee, come è successo nel nostro caso.

Dopo la manovra, il bambino tornerà alla normalità subito; in alcuni casi, in particolare quando tra il trauma e la manipolazione da parte del medico è trascorso molto tempo, il bambino potrà avere bisogno di farmaci per alleviare il dolore ed, eventualmente, qualche visita di controllo successivamente.

Nel nostro caso, Danilo si è ripreso subito fisicamente...ma è rimasto un pochino bloccato psicologicamente...per qualche giorno, pur aiutato da un antiinfiammatorio, tendeva a rifiutare di muovere il braccio destro quando lo si vestiva e a non appoggiarsi al braccino colpito per rialzarsi in piedi da terra...pur non avendo particolarmente male, perché non si lamentava e mentre giocava usava indistintamente le due mani,

Se trattata tempestivamente e in modo adeguato, la pronazione non causa alcun danno permanente al bambino.

Alcuni bambini sono più predisposti di altri ad avere questo tipo di problema ed è probabile che accada più di una volta; questo, fortunatamente, non causa danni a lungo termine o permanenti, se ogni volta la pronazione viene trattata tempestivamente e in modo adeguato.

E' bene assicurarsi di non sollevare mai il bambino tenendolo per il braccio o dai polsi ed insegnare a chi si occupa di lui a fare lo stesso ed, eventualmente, come intervenire.

La prevenzione è fondamentale perchè la pronazione non si ripeta.


Fonti:
ORTOPEDIA BORGOTARO
ATLANTE MEDICINA

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