Portare in fascia un bimbo grande, di quelli che camminano da soli e vogliono solo correre, non è più una consuetudine, non è più la quotidianità con cui si porta un bimbo piccino.
Portare un bimbo grande è un collage di momenti, di occasioni.
È un insieme di attimi, magari pochi, spesso distanziati nel tempo.
Portare un bimbo grande è fatto di brevi ritorni in groppa.
Di manciate di minuti, che alla mamma sembrano ore.
Di momenti regalati.
Di legature semplici.
Di zainetti fatti alla velocità della luce, prima che cambi idea.
Di domande speranzose: 'Vuoi salire sulla schiena della mamma?'.
Di rifiuti e silenziose accettazioni.
Di 'Sì' pronunciati sottovoce o urlati a squarciagola.
Di 'No'che risuonano tra il rumore dei piedini che scappano via.
Di selfie in fascia in cui lui urla 'Mamma!' quando ti vede nello schermo e ti indica col ditino.
Di ditine che segnano in giù, quando il tempo di stare in groppa è finito.
Di testoline addormentate che si appoggiano, calde e pesanti, sulla tua schiena sudata.
Di manine che frugano nell'armadio e tirano fuori la loro fascia preferita.
Di un bimbo che ti porta quella fascia e ti fa 'Sì' con la testolina.
Di una faccina stremata dal sonno che ti si aggrappa pancia a pancia e puoi legarlo solo così.
Di un bimbo che usa la tua schiena e le tue spalle come pista della sua moto giocattolo.
Di voglia di mamma improvvisa, magari mentre tu stai lavando i piatti o rifacendo il letto.
Di una mamma che molla lì tutto e si carica il bimbo in groppa.
Di manine che ti si aggrappano alle braccia o ti stringono il collo.
Di piccoli parrucchieri che ti acconciano i capelli.
Di fasce 'che ormai è troppo tardi per comprarla'.
Di un bimbo che vuole portare il suo peluche del cuore.
Di sguardi rivolti nella stessa direzione e tante chiacchiere su ciò che si vede insieme.
Di giorni in cui il bimbo preferisce il passeggino lasciato nel sottoscala. E tu non puoi farci niente.
Di un duro lavoro per accettare la crescita di tuo figlio, per lasciarlo andare quando te lo chiede.
Portare un bimbo grande è essere in due avvolti nel caldo e dolce abbraccio della fascia.
Prima c'ero solo io che portavo, che decidevo tempo e luogo.
Ora siamo in due: io porto te, che decidi il dove e il quando.
Non ballo più da sola. Ora balliamo insieme. Ora condividiamo il portare, il portarCI.
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