martedì 4 novembre 2014

I PRIMI CAPRICCI. SI SALVI CHI PUO'

Design by Nathalie Jomard. Fonte: web.
Non ho mai conosciuto una persona testarda come mio figlio. A nemmeno un anno di vita, sa sempre cosa vuole e lotta con tutte le sue forze, fisiche e psicologiche, finché non lo ottiene. Diciamo che è uno scorpione in tutto e per tutto. 
Se da adulto si manterrà così, sarà il più determinato degli uomini...un bene per lui, forse un po' meno per chi dividerà con lui la propria vita. 

Questa determinazione, finora silente e rivolta prettamente ad ottenere cibo alla minima richiesta, ora sta sfociando nei primi capricci.

Quelli che provocano pianti isterici, con il viso rigato di lacrime, solo perché gli hai levato dalle mani la forchetta che ti ha fugacemente rubato dal piatto e che si sta infilando in un occhio. 
Quelli che accompagnano grida disumane al pestare i piedi, solo perché l'hai lasciato nel box quei cinque minuti necessari ad andare al bagno (dopo ore che non ti era permesso).
Quelli che lo fanno accasciare per terra disperato, solo perché dopo un'ora dello stesso alienante gioco, non ce la fai più e gli proponi qualcos'altro per mantenere un minimo di lucidità mentale.
Quelli che lasciano i suoi occhietti rossi dal pianto per ore.
Quelli che lo rendono capace di ignorarti volontariamente...'così impari a sgridarmi perché volevo mangiarmi la tua chiavetta usb'.

...

Quelli che ti devi proprio trattenere per non ascoltare la tua vocina interiore da mamma-chioccia che ti esorta a prenderlo subito in braccio, per fare tornare il sorriso sul suo visino, qualunque cosa abbia fatto, qualunque cosa voglia. 
Quelli che urla così forte che alla fine lo prendi in braccio per paura che i vicini chiamino il telefono azzurro.
Quelli che resisti dall'accontentarlo ripetendoti nella mente 'lo sto facendo per il suo bene'.

E' difficile fare la cosa giusta. Da una parte la sua personalità deve venire fuori. Dall'altra, come genitore, penso sia necessario educarlo, insegnargli a rispettare delle regole, dargli dei limiti...

...nonostante vederlo piangere non è mai bello per una mamma, anche se lo si fa per il suo bene...

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