Eccoci arrivati alla fine del primo anno di asilo nido di BabyD!
Il 26 giugno c'è stata la festa finale...con la consegna del primo diplomino e una cartellina con le sue 'opere d'arte' ;-) realizzate durante l'anno e alcune foto-ricordo...un bellissimo pensiero preparato dalle nostre tate.
In quelle prime settimane di inserimento, a settembre, chi lo avrebbe detto che ce l'avremmo fatta ad arrivare fin qui?
Ad ogni tentativo di re-inserimento dopo i numerosi malanni che ci siamo fatti durante l'anno, chi lo avrebbe detto che saremmo arrivati a giugno senza aver rinunciato?
Ad ogni cambio di tata che abbiamo vissuto con ansia e tensione durante i primi mesi, già difficili di per sè, chi lo avrebbe detto che avremmo finito qui l'anno scolastico, invece di fuggire altrove per avere maggiore stabilità?
Non è stato per nulla facile, in effetti, arrivare fin qui, essere sereni come lo siamo stati in questo ultimo mese (dopo l'ennesima febbre!).
Ma l'ambientazione, seppur lenta, del nostro cucciolo è avvenuta...nonostante tutto! E questa è la cosa più importante...
È stato un anno importante, emozionalmente parlando.
Un anno di adattamento a nuovi ritmi dopo mesi di simbiosi, di vita a due.
Un anno di affidamento e fiducia verso le tate, a cui dovevo lasciare mio figlio.
Un anno di adattamento a nuovi ritmi dopo mesi di simbiosi, di vita a due.
Un anno di affidamento e fiducia verso le tate, a cui dovevo lasciare mio figlio.
Un anno di prime febbri.
Un anno di piani cambiati all'ultimo momento.
Un anno di pianti...non solo suoi.
Un anno di momenti di stanchezza e desiderio di rinunciare a questo estenuante inserimento che faceva due passi avanti e tre indietro.
Ma è stato anche un anno che alla fine ci ha premiati per la nostra caparbia nel perseguire il percorso, passo dopo passo.
Perché siamo cresciuti tutti.
Danilino è diventato un ometto. È una gioia portarlo al nido e vederlo andare sulle sue gambette verso i giochi, che ormai conosce, indicare i suoi compagni, salutare la tata che lo accoglie.
È solo un ricordo il cucciolo che piangeva disperato appena lo lasciavo, col magone, in braccio alla maestra.
Chiaramente ci sono ancora le mattine che mi fa capire che preferirebbe stare con me, se potesse scegliere lui, soprattutto il lunedì o dopo qualche giorno a casa. Però sono sempre meno frequenti ormai questi episodi.
Molto più spesso, accade che fa ciao con la manina e va in autonomia per la sua strada.
Io ho imparato, o meglio re-imparato, a stare senza di lui qualche ora al giorno, a fidarmi di altre persone per la sua educazione e gestione, ad affrontare l'imprevedibilità della maternità, a gestire le febbri del venerdì sera senza agitarmi (troppo), a lasciarlo andare, lasciarlo giocare senza intervenire ogni secondo.
All'asilo è come se ci fossi andata anche io.
Dovrebbero pensare anche a un diplomino per le mamme.
Che bravo Danilo!mi dai un po di conforto al pensiero dell'asilo che anche noi affronteremo a settembre. Grazie!Laura
RispondiEliminaCiao Laura!! Grazie di essere passata di qui! L'inizio del nido non è facile dopo la simbiosi di gravidanza e maternità...a me il pensiero di lasciarlo ad altri terrorizzava...e vederlo piangere le prime mattine mi distruggeva...MA è tutto un percorso che va vissuto e che aiuta a creare un nuovo legame col nostro bimbo...è bellissimo quando lo vedi che va da solo a giocare e ancor più bello è riabbracciarlo la sera! Quindi tieni duro a settembre, affidati a una struttura di cui ti fidi (ti consiglio di visitare i nidi, parlare con le tate...non preoccuparti di fare troppe domande o di essere presa per madre ossessiva...io ci ho messo troppo a capirlo!) e cerca di viverla più serenamente che puoi...così sarà sereno anche il cucciolo! Un abbraccio!
Elimina